domenica 4 settembre 2011

L'aura- I sette livelli



Voi siete esseri di energia. La vostra coscienza, l'esperienza dell'Essere, ciò che realmente siete, è energia. Per ora, chiamiamola "Energia vitale". La vostra coscienza è connessa con ogni cellula del vostro corpo. Attraverso la coscienza voi potete comunciare con ogni organo e ogni tessuto.
Martin Brofman



COS'è L'AURA?
L’aura è un campo energetico diviso in diversi strati che si irradiano dal corpo, lo circondano e si compenetrano. Il nostro corpo fisico è dunque circondato da sette corpi, o strati, ognuno dei quali presiede a specifiche funzioni e assolve determinati compiti, sia di ordine fisico che psichico o energetico. Gli strati, con l’allontanarsi dal corpo, diventano sempre più sottili e le vibrazioni a cui danno luogo aumentano di frequenza. Spesso questi campi aurici vengono descritti e rappresentati come gli strati di una cipolla, come se dove finisce uno strato ne cominciasse il prossimo e così via. Ma questo è sbagliato, perché in realtà ognuno di essi penetra e si estende a partire dalla superficie cutanea.
Questi sette strati o livelli presentano caratteristiche diverse tra loro. Una di queste rappresenta la loro struttura: i campi dispari hanno una precisa struttura e una forma specifica, mentre quelli pari sono costituiti da una sostanza informe e fluttuante. Agli occhi dei sensitivi gli strati dispari appaiono formati da raggi luminosi stabili e rilucenti; quelli pari invece si presentano sotto differenti forme: il secondo appare simile a un gas, il quarto a un fluido, il sesto a un alone luminoso.
L’aura umana si struttura quindi come una matrioska avente degli strati fissi e rigidi (quelli dispari) e altri fluttuanti lungo il percorso descritto dai primi. Tutti i campi però interagiscono tra loro influenzandosi a vicenda.
Come abbiamo già menzionato dall’aspetto dei vari livelli dell’aura possiamo determinare anche la salute dell’individuo. Così se gli strati del campo energetico umano sono sani, forti e carichi, la persona sarà in grado di vivere una vita felice in ogni suo aspetto. Ma se, al contrario, uno o più strati si trovano in condizioni di squilibrio, l’individuo avvertirà notevoli difficoltà sia fisiche che psichiche, dato che ogni strato presiede al buon funzionamento dei vari organi e determina le caratteristiche psicofisiche del soggetto.
Ma adesso diamo un’occhiata più da vicino ad ognuno dei sette livelli dell’aura umana.

I SETTE LIVELLI DELL'AURA

Aura eterica – I livello
È il primo livello dell’aura. Di solito sporge dal corpo fisico di circa cinque centimetri e ha una colorazione che va dall’azzurro mare al grigio chiaro. Nei soggetti più forti e ben allenati sul piano fisico, lo spessore è più rilevante e la colorazione tende al grigio.
A questo livello fanno capo tutte le sensazioni fisiche sia piacevoli che dolorose. Possiamo vederlo anche come un indicatore delle riserve energetiche di un organismo e della sua vitalità fisica. Nel momento in cui proviamo dolore fisico, si produce una disfunzione al primo livello dell’aura. Se il corpo eterico è forte, si godrà di una buona salute fisica e si percepiranno le sensazioni che accompagnano questo stato: vigoria fisica, piacere nel contatto fisico, vita sessuale soddisfacente, appetito e sonno regolari ecc. In questo modo il primo livello si rinforza assieme al corpo fisico. Nel caso in cui il primo livello energetico sia invece debole, anche l’organismo non godrà di buona salute e le esperienze fisiche provocheranno più che altro repulsione e insoddisfazione.


Aura emotiva- II livello
Questo strato segue il contorno del corpo fisico, ma è più fluido dell’aura eterica. A differenza di questa, non ricalca fedelmente la linee del corpo fisico, bensì è composto da addensamenti di una sostanza vivacemente colorata in costante fluttuazione. Sporge dall’organismo di circa una decina di centimetri.
Questo livello è legato alla consapevolezza delle proprie emozioni e dei proprio sentimenti.  Tutti i movimenti dell’energia astrale sono collegati a qualche sentimento che il soggetto prova verso se stesso. La colorazione dell’aura varia a seconda della natura di questi sentimenti: se sono positivi, questi addensamenti energetici simili a nuvole, hanno una colorazione vivace e ricca di tonalità; se invece sono negativi, danno luogo ad addensamenti più cupi e meno brillanti.
Questa parte dell’aura umana può essere di qualsiasi colore; le nuvole di energia da cui è composta scorrono lungo le linee strutturali del primo livello dell’aura.
Chi guarda a se stesso con serenità manterrà la sua aura equilibrata e le energie negative verranno naturalmente dissolte e trasformate. Ma l’impedimento di provare emozioni verso se stessi blocca il flusso di energia di questo livello e crea così un ristagno segnalato nell’aura da addensamenti scuri e opachi. Questo problema si riflette anche sul corpo fisico, perché questi blocchi impediscono un corretto funzionamento dell’organismo. Se il corpo emotivo si presenta carico e vitale, significa che il soggetto nutre un buon rapporto con se stesso, si sente a proprio agio con se stesso. Se invece è scarico e debole, è possibile che non si percepiscano i propri sentimenti o che si sia inconsapevoli di nutrirli.
Una colorazione intensa, ma scura e stagnante, indica che la persona prova nei propri confronti sentimenti molto negativi, come l’odio, perciò vive in uno strato di depressione.

Aura mentale- III livello
Il terzo livello dell’aura si manifesta solitamente con un’intensa radiazione luminosa di colore bianco-giallo e si espande per circa venti centimetri. Questo strato aurico presiede all’attività razionale e mentale. La sua energia scorre lungo delle linee luminose fisse che corrispondono ai processi e agli stati mentali. Se questo livello è forte ed equilibrato, la mente risulta lucida e pronta per l’apprendimento. In queste condizioni la mente razionale e quella intuitiva operano congiuntamente e in armonia, facendoci sentire sicuri e a proprio agio. Ma se questo strato è squilibrato e scarico, probabilmente il soggetto nutrirà scarso interesse a sviluppare il proprio intelletto e avrà poca lucidità mentale.  Quando si sviluppano dei pensieri negativi, le pulsazioni delle linee energetiche rallentano, si scuriscono e si distorcono.
Lo squilibrio tra i diversi strati dell’aura può portare ad alcuni inconvenienti sia a livello fisiologico che psicologico.
Se, per esempio, il terzo livello è forte, mentre gli altri due sono deboli, il soggetto tenderà a risolvere i propri problemi solo con l’ausilio della ragione, senza tenere in considerazione i sentimenti; questo costituirà un limite alle sue esperienze.
Ma i pensieri negativi possono anche derivare dalla pressione esercitata sul terzo strato dai due adiacenti (il secondo e il quarto), qualora in questi si verifichino dei ristagni di energia. Se si bloccano i sentimenti, siano essi positivi o negativi, il flusso energetico risulterà congestionato ed eserciterà una notevole pressione sul terzo strato, distorcendolo. Tenendo presente che lo stato naturale di qualsiasi energia è dinamico, un blocco negli strati secondo e quarto si ripercuoterà sul terzo, distorcendone l’attività.

Aura astrale- IV livello
Questo strato si presenta come un fluido variamente colorato, ma più denso del secondo. Si differenzia dal secondo anche dall’aspetto: mentre il secondo si presenta sotto forma di nuvole multicolori, l’aura astrale è più simile a un fluido omogeneo. Il suo spessore è di circa trenta centimetri. Il quarto livello aurico riguarda il mondo delle relazioni con gli altri, dei sentimenti reciproci. Se a questo livello si manifesta un’insufficienza energetica, il fluido diviene scuro e molto denso. Questo stato è molto dannoso per l’organismo perché può portare a un generale senso di spossatezza e, a lungo andare, a vere e proprie malattie.
L’energia astrale può essere trasmessa da una persona all’altra, perché tutte le volte che si interagisce con qualcuno, anche inconsapevolmente, archi di bioplasma vanno a toccare il campo energetico dell’altro soggetto. La natura di questo  “collegamento” dipende dal tipo di interazione e di sentimenti che essa scucita: tra due persone che si amano i flussi di energia saranno senza asperità e di colore rosa, mentre sentimenti negativi come l’invidia determineranno flussi di colore verde-grigio molto cupo.
Quando i sentimenti sono molto forti, la tonalità dei colori è più accesa. Così il rosa dell’amore diventa arancione, mentre il rosso dell’ira assume una tonalità cupa.
Se il quarto livello è forte e carico, il soggetto avrà di norma rapporti interpersonali stabili e soddisfacenti: nutrirà buoni sentimenti per i propri genitori, amici, partner  e, in generale, per lui l’amore sarà il fondamento della vita. Se invece questo livello è scarico, il rapporto con gli altri è per il soggetto di poca importanza. In questo caso preferirà la solitudine e tenderà a rifuggire i rapporti troppo stretti, considerandoli una fonte di fastidio.  Inoltre, tutte le volte che si instaura un uovo rapporto si formano dei cordoni che uniscono i due soggetti.
Il quarto livello aurico è anche importante in quanto costituisce un ponte di passaggio tra il mondo fisico e quello spirituale. Infatti, i primi tre livelli fanno capo al mondo fisico, emotivo e mentale; gli ultimi tra livelli, invece, costituiscono la matrice, ossia un modello, dei precedenti.

Aura eterica “matrice”- V livello
Il quinto strato dell’aura è detto corpo eterico “matrice”, in quanto contiene tutte le forme del piano fisico come se fosse un modello o uno stampo: esso è dunque la matrice del livello eterico. Questo corpo sporge di quello fisico di circa sessanta centimetri.
Il quinto livello consiste in uno spazio vuoto nella quale può formarsi il corpo eterico (che a sua volta fornisce l’energia e il supporto per il corpo fisico). Ha una forma ovoidale molto allunata, nella quale si possono individuare le forme vuote di tutti gli organi, gli arti e i chakra (ossia le “porte” grazie alle quali avviene lo scambio tra energia esterna e interna dell’organismo osservato). Tali impronte generalmente appaiono come linee trasparenti su uno sfondo blu cobalto.
Se il quinto livello è equilibrato e forte, il soggetto si sentirà realizzato nelle cose che fa, avrà sempre la sensazione di trovarsi nel luogo giusto la momento giusto e si sentirà in armonia con ciò che lo circonda. Molto probabilmente sarà ordinato e scrupoloso nei suoi progetti e tenderà a realizzarli fino in fondo.
Se invece l’aura ha delle distorsioni al quinto livello, il soggetto non sarà soddisfatto di ciò che fa e non avrà uno scopo preciso da realizzare nella vita. Spesso avrà paura di esser sfruttato dagli altri per scopi che non condivide. In particolare, se l’energia è scarsa a questo livello, l’individuo sarà piuttosto disordinato e mal giudicherà coloro che amano l’ordine, credendoli privi di personalità e di creatività; infine, troverà delle difficoltà a comprendere concetti complessi o molto articolati. La tendenza a essere ordinati diventa deleteria quando l’energia degli strati non strutturali (il secondo e il quarto, quelli emotivi)  è molto debole, mentre quella degli strati  strutturati (i dispari) è forte. In questo caso l’ossessione per l’ordine soffoca la creatività.

Aura celestiale- VI livello
Il sesto livello dell’aura è costituito da numerosi raggi luminosi che si dipartono dal centro del corpo e si irradiano fino a settanta centimetri verso l’esterno. L’aura celestiale presenta tutti i colori dell’iride e non è strutturata.
Se l’energia di questo livello è equilibrata e forte, i raggi sono perfettamente rettilinei e molto intensi. Questo stato aurico presiede all’emotività spirituale, all’amore verso il divino e all’estasi; esso favorisce quindi la meditazione e la preghiera. Se la sua energia è scarsa, il soggetto incontrerà molte difficoltà nel provare esperienze mistiche e, anzi, farà fatica a comprendere quelle degli altri. I raggi che emana non sono rettilinei, ma si incurvano e la loro luce è fioca e scarsa. Chi possiede una carica energetica molto elevata al sesto livello tende a seguire la propria spiritualità in modo da sottrarsi a tutte le esperienze fisiche. Per caricare il sesto livello dell’aura e accedere alle esperienze spirituali occorre praticare con costanza le tecniche meditative.

Aura causale- VII livello
Questo livello, che sporge dal corpo fisico di circa un metro, è costituito da linee dorate e molto intense che si intrecciano, delineando tutte le componenti del corpo fisico e formando una sorta di uovo, detto uovo aurico, che racchiude gli altri strati dell’aura. La parte esterna dell’uomo è più spessa e serve da protezione; attraverso di essa, inoltre, avviene lo scambio energetico con il campo universale.

Se questo livello è sano ed equilibrato, il soggetto percepisce la sua importanza nel disegno divino universale. Inoltre, sarà portato a elaborare idee creative e a comprendere concetti quali il significato dell’esistenza e della natura del mondo. Al contrario, se il settimo livello non è molto sviluppato, si avranno difficoltà a sviluppare idee creative e a comprendere il disegno universale della vita. In questo caso le linee dorate appaiono spente e irregolari, talvolta assottigliate in alcuni punti; quindi si potranno verificare strappi nell’uovo aurico, attraverso i quali si perderà energia. Questa situazione determinerà nel soggetto un marcato fastidio nei confronti dei propri difetti, che gli sembreranno insopportabili, ed egli si porrà alla inconcludente ricerca di un’utopistica perfezione. Se l’energia del settimo livello è molto più forte di quella degli altri strati, il soggetto svilupperà molte idee, ma non riuscirà a metterle in pratica. Per impedire questo inconveniente occorre che tutti i livelli dell’aura siano equilibrati. Anche in questo caso, per rinforzare l’aura causale si può far ricorso alla meditazione.




L'aura- le origini


L’articolo di oggi parla di aura, quell’energia luminosa che circonda ogni essere. Data la vastità dell’argomento abbiamo deciso di fornire delle spiegazioni più dettagliate che possano aiutarci a comprendere meglio questo fenomeno, suddividendole così in vari articoli. Per capire davvero come mai si parla di aura, dobbiamo però andare molto indietro nel tempo e scoprire come già migliaia di anni fa, nonostante gli uomini non avessero a disposizione strumenti scientifici per fare ricerche, avessero comunque l’abilità di studiare un fenomeno che ancora oggi è, almeno in parte, ancora da comprendere.
Le origini e le ricerche
I segreti dell’aura si perdono nella notte dei tempi: fin dall’antichità, l’uomo ha immaginato, percepito e “sentito” un’energia indefinibile, luminescente, vitale e curativa attorno a sé.


Gli studi sul campo energetico umano, ovvero sull’aura, iniziano già nel III millennio a.C. in India, dove si parlava di prana, una forma di energia che conferiva il soffio vitale a tutti gli esseri, penetrandoli e circondandoli. Proprio queste conoscenze portarono allo sviluppo di tecniche terapeutiche fondate sulla manipolazione dei flussi energetici, o prana, che circondano il corpo umano. Queste tecniche vennero poi definite con il nome pranoterapia.



Anche presso i Cinesi troviamo un concetto simile espresso a partire dal II millennio a.C. che chiamarono ch’i. In particolare tale forza era costituita da due componenti distinte, lo yin e lo e lo yang, le quali dovevano essere in equilibrio affinché l’uomo godesse di buona salute.


Ma non solo le grandi tradizioni filosofiche e mistiche orientali erano convinte dell’esistenza dell’aura, ma anche molte di quelle occidentali. Nel V secolo a.C. infatti due culture occidentali giunsero alla conclusione che una qualche forma di energia pervadesse tutto il creato. Gli Ebrei la spiegarono attraverso la Cabala, uno dei loro più importanti testi mistici, descrivendola come luce astrale emanata dal corpo umano. Questa convinzione sopravvisse anche nel Cristianesimo, in cui in molti dipinti i santi venivano rappresentati circondati da un’aureola. Nello stesso periodo, in Grecia, i pitagorici sostenevano l’esistenza di un tipo di energia che pervade tutta la natura e che si manifesta come un corpo luminoso. Pensavano inoltre che questa producesse vari effetti, tra cui quello curativo, sul corpo fisico.



Nei secoli successivi le ricerche sui campi energetici fiorirono numerosi, grazie soprattutto ad alchimisti come Paracelso, il quale chiamò tale forma di energia iliaster, o a matematici come Helmont che postulò l’esistenza di un fluido capace di permeare tutta la natura.
Con l’inizio del XX secolo alcuni medici cominciarono a studiare più in profondità il fenomeno dell’aura. Uno dei primi e più compiuti studi fu condotto dal dottor Kilner che grazie all’uso di schermi appositamente pigmentati di blu, dichiarò di aver visto una luminescenza attorno al corpo dei propri pazienti. Notò così che le malattie potevano offuscare l’aura oppure macchiarla con delle chiazze più scure. Queste osservazioni lo portarono a creare un sistema diagnostico basato sull’osservazione della forma, dei colori e della densità. In questo modo riuscì a diagnosticare malattie come tumori, infezioni epatiche, appendiciti, malattie psichiche e molte altre.
Ma il metodo più usato e più conosciuto per testimoniare l’esistenza dell’aura è quello approntato dai coniugi Valentina e Semion Kirljan. Nel 1939 Semion Kirljan costruì un insolito apparecchio fotografico atto a rilevare gli oggetti immersi in un campo elettromagnetico ad alta frequenza. Il primo soggetto che fotografò fu la sua mano che si rivelò, una volta sviluppate le lastre, contornata da una strana luminescenza che si espandeva oltre la punta della dita. In seguito fotografò in questo modo non solo soggetti animati ma anche oggetti, dimostrando che quindi non solo le cose viventi hanno un’aura, ma che quelle inanimate.
I coniugi Kirljan nei loro esperimenti notarono che la luminescenza variava a seconda dello stato di salute sia fisica che psichica dell’individuo.


Con il tempo gli esperimenti degli scienziati cominciarono a coinvolgere anche dei sensitivi che erano in grado di vedere e leggere l’aura delle persone. Furono condotti degli studi in cui si evidenziò che i risultati degli strumenti coincidevano perfettamente a quelli forniti dai sensitivi: i colori, la forma, la frequenza rilevati erano del tutto uguali.



In uno dei prossimi articoli sull’aura vedremo come anche le persone “normali” possano essere in grado di leggere l’aura. Parleremo di esercizi volti proprio allo sviluppo di questa facoltà, tentando di capire anche l’importanza di questo fenomeno. Sono necessarie solo un po’ di esperienza che vi verrà data dalla pratica e, naturalmente, un po’ di buona volontà.

giovedì 1 settembre 2011

Fantasmi

Che cosa sono i fantasmi?

Spesso e volentieri quando parliamo di fantasmi parliamo di anime di defunti, di spiriti di persone ormai morte anche molti secoli addietro, ma che per un qualche motivo restano aggrappate a questo nostro mondo e vi vagano forse senza meta o forse con uno scopo ben preciso. Alcuni parlano di viaggiatori di altre dimensioni, di anime dannate che vagano in cerca di giustizia o di pace, anime come sospese in un limbo dal quale non riescono a uscire a meno di risolvere certe faccende che non hanno portato a termine in vita. O ancora spiriti di persone morte di morte violenta e testimoni di un passato che è stato, troppo forte e colmo di intense emozioni, perché possa essere cancellato dal tempo… a volte sentiamo parlare di anime buone, di spiriti dei nostri cari che hanno il solo scopo di proteggerci o di indicarci la via migliore per compiere il nostro destino.

Ciò che ci sentiamo di dire è che comunque i fantasmi non sono gli ospiti soltanto di vecchi manieri, case abbandonate o luoghi densi di significato. Gli spiriti sono ovunque, sono intorno a noi sempre. E a volte se ci apriamo alla possibilità che essi esistano siamo in grado anche di percepirli o addirittura di vederli. Non c’è alcun motivo di pensare che essi siano presenti per forza solo in determinati luoghi, anche se indubbiamente ci sono luoghi dove è più facile vederli.

Secondo alcune teorie, il fantasma è  quell'essenza vitale che sopravvive al corpo dopo la morte e, quindi, continua a "vivere" ma come relegato in una dimensione parallela alla nostra. E solo in certi rari casi, quando queste due dimensioni si sfiorano, ci è possibile vederli ed entrare in contatto con loro.

Ma c'è anche la possibilità che il fantasma appartenga invece alla nostra dimensione, come essenza energetica, memoria di una persona morta, ma sospesa nel tempo e nello spazio. Forse in questo caso potremmo parlare di Aura, il termine che indica un campo di energia che circonda ogni persona. In realtà ogni individuo sarebbe circondato da ben sette livelli energetici i quali, sopravviverebbero ognuno per un tempo diverso, anche dopo la morte del corpo (ne torneremo a parlare in modo più dettagliato in un nuovo post). Possiamo dunque asserire che il fantasma non è altro che una sorta di alone energetico che una volta avvolgeva un corpo e che adesso, dopo la sua morte, se ne è staccato ed è diventato qualcosa di libero? Ma se ha davvero qualcosa in sospeso, una volta che è riuscito a risolverlo che cosa succede? Potremmo in questo caso presupporre che stiamo parlando dell’esistenza della vita dopo la morte, un’ipotesi rassicurante e a volte anche documentata. In questo caso potremmo allora pensare che quest’anima, dopo aver lasciato il corpo, debba esistere per un po’ di tempo, che può variare da pochissimo a molti anni, solo a livello energetico e che poi al momento giusto si reincarni in una nuova vita con nuove sfide e una nuova crescita spirituale. Ma qui entriamo già nel merito della tematica della Reincarnazione, di cui parleremo in un nuovo post.

Alcune tipologie di fantasmi

Infestazioni

In inglese “hauntings”. Lo spettro infestatore è strettamente legato  ad un luogo o ad un oggetto. L'infestazione avviene quindi  in luoghi ben determinati e si può manifestare sia in luoghi chiusi che all'aperto, come campi di battaglia ad esempio. Famosi sono i casi delle dame bianche. In questo è bene distinguere tra due tipologie di infestazioni che possono essere di carattere residuale o intelligente.

Infestazioni residuali: sono spiriti di persone che compiono sempre le stesse azioni, non sono consce della presenza umana e potremmo paragonarle a delle brevi immagini di un film che si ripetono di continuo. E’ come se rivivessero ancor e ancora la stessa azione. La spiegazione di questo fenomeno risiederebbe nella forte emozione suscitata dai protagonisti sul luogo circostante. In qualche modo questa emozione sarebbe stata incisa in quello spazio, come se fosse una pellicola.

Infestazioni intelligenti: è quando lo spirito è conscio di esser in contatto con i vivi, di vivere con loro e spesso prova anche a comunicare con le persone. Anche questo può farlo per vari motivi: forse vuole dare un consiglio, un aiuto, oppure dire semplicemente che lui è lì.  Le infestazioni possono essere di carattere maligno oppure innocue, il più delle volte è proprio quest’ultima a manifestarsi.

Gli spiriti durante queste manifestazioni vengono visti con contorni sfumati, ma altre volte con i lineamenti del viso e del corpo ben definiti, arrivando persino a scambiarli per persone vive.

Poltergeist

La parola Poltergeist deriva dal tedesco Polter (chiasso, rumore) e Geist, "fantasma". In italiano potremmo tradurlo con spirito chiassoso.  Chi si trova ad avere a che fare con un  poltergeist è probabile che senta dei forti rumori come dei battiti contro il muro o delle porte e finestre che sbattono in modo violento. Inoltre l'azione di un poltergeist è circoscritta in un particolare luogo (come case, cimiteri o altre costruzioni ma comunque un luogo a cui si pensa sia stato legato in vita) e talvolta anche in una singola stanza. In questi luoghi può interagire spostando oggetti come mobili, soprammobili, rompendo piatti e rovesciando bicchieri e bottiglie.

Secondo la parapsicologia il poltergeist non sarebbe l'anima di un defunto, ma tale manifestazione sarebbe da attribuirsi all'inconscio di persone con forti capacità psichiche le quali interagirebbero a propria insaputa con il mondo materiale circostante.

Banshee

Il termine banshee è presumibilmente tratto dall'antico gallese bean-si ovvero "donna-fata". Questo tipo di fantasmi di carattere femminile, prevalentemente presenti in Irlanda, Galles e Scozia, sono legati ad una determinata famiglia, che non potrà più liberarsene fino alla morte delle persone quali lo spirito è legato.

La banshee si manifesta solitamente nelle ore notturne con lamenti orribili, che annuncerebbero un lutto nella famiglia. Solo i membri della famiglia al quale è legato possono sentire il suo orrendo canto e, nonostante la natura spaventosa di questo spettro, il suo unico scopo è di proteggere la famiglia al quale è legato dai nemici esterni. Appaiono molto raramente e sono stati descritti come spiriti di donna con occhi luminescenti verdi e dai tratti scheletrici.

Fantasmi di animali

Non c’è motivo di non credere alla possibilità che se davvero esistono gli spiriti dei defunti, non possano esistere anche quelli degli animali. Speso infatti sono gli stessi proprietari degli animali che avevano amato in vita ad avere questo genere di apparizioni. Gli spiriti più visti sono per lo più di  gatti o cani, o comunque di animali domestici.